• Samaritan PAD: una certezza

    Sono tre i prodotti che proponiamo: il Samaritan PAD 350P, il Samaritan PAD 500P e l’HeartSine samaritan PAD Trainer: i migliori defibrillatori presenti sul mercato...

  • Facile da acquistare

    Se non intendi acquistare un defibrillatore in un’unica soluzione iniziale, infatti, attraverso diverse soluzioni a rate potrai dilazionare nel tempo il tuo acquisto.

  • Cardioproteggi il tuo ambiente

    DAEItalia propone apparecchiature per il benessere della persona, attraverso la propria esperienza per la diffusione in maniera capillare della cardioprotezione.

venerdì 31 marzo 2017

CROSIA CARDIOPROTETTA CON I NOSTRI samaritan Pad

CROSIA CARDIOPROTETTA CON I NOSTRI samaritan Pad

IL Sindaco della Città di Crosia Antonio Russo assieme agli imprenditori del territorio adottano il progetto di cardio-protezione da noi DaeItalia propostogli .

Cardio-proteggere una Comunità seguendo attentamente le linee della Società Europea dettate già dal 2006 è un atto dovuto nei riguardi dei propri cittadini e dei turisti.
La città avrà delle postazioni DAE nei punti di maggiore flusso e nei luoghi di aggregazione .
Il progetto si propone di replicare alcune realtà virtuose , una su tutte il modello di Città Cardio-protetta di Piacenza , una delle Città più cardio-protette d'Europa con più di 250 postazioni Dae
che in meno di 20 anni ha salvato 200 persone .
In medicina il tempo è tutto sopratutto se si tratta di cuore , ecco perchè in caso di Arresto Cardiaco
intervenire con un defibrillatore è fondamentale per salvare delle vite .

Il Progetto di Crosia cardio-protetta inizierà con l'installazione di Dae sul territorio della comunità per poi definirsi cardio-proteggendo le scuole  , Farmacie considerate punti di primo soccorso e le auto delle Forze dell'ordine , unitamente alla formazione dell'utilizzo da parte di chiunque dei dispositivi salvavita .

venerdì 17 marzo 2017

MALORE IN SELLA ALLA BICICLETTA

Malore in sella alla bicicletta. 

Niente da fare per un 49enne.

17 MARZO 2017

La tragedia si è consumata poco prima delle 15, in via Orsolina Avanzi, a poche centinaia di metri dall’ospedale di Gavardo. Un malore improvviso, una crisi cardiaca che non ha lasciato scampo al 49enne che a quell’ora stava pedalando in sella alla sua bicicletta (pare un velocipide con pedalata assistita, di quelli che vanno parecchio di moda ultimamente). A notarlo riverso a terra sono stati alcuni passanti, che hanno subito allertato il 112. Sul posto nel giro di qualche minuto sono arrivate un’auto medicalizzata inviata da Brescia e l’ambulanza dei volontari di Roè Volciano. Ma per il 49enne non c’è stato niente da fare: è morto sul posto, ancora prima di raggiungere il pronto soccorso. La dinamica della disgrazia è al vaglio dei carabinieri di Salò.A.GAT.

sabato 11 marzo 2017

SPORT : SCOPERTO UN NUOVO GENE CHE CAUSA LE MORTI IMPROVVISE

Sport: scoperto un nuovo gene che causa le morti improvvise

Si tratta del gene CHD2, all'origine della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, responsabile di decessi per arresto cardiaco tra i giovani sportivi

A stroncare nell’aprile 2012 Piermario Morosini, giocatore 26enne del Livorno, fu una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (Arvc), una malattia genetica rara difficile da diagnosticare e che predispone ad arresto cardiaco. Prima di lui, nell’agosto 2007, il calciatore del Siviglia, Antonio Puerta, si accasciò durante una partita e morì poco dopo a causa della stessa patologia.

La scoperta

Oggi, grazie a uno studio condotto dall’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dall’Università di Pavia in sinergia con l’Università di Cape Town e del Groote Schuur Hospital in Sudafrica, è stato identificato un nuovo gene, chiamato CDH2, che causa questa malattia cardiaca responsabile di morti improvvise per arresto cardiaco tra i giovani sportivi. La ricerca è stata pubblicata su Circulation Cardiovascular Genetics.

Lo studio

I ricercatori hanno preso in esame il caso di una famiglia sudafricana, monitorata per 20 anni, nella quale si erano verificati diversi decessi improvvisi giovanili. Dopo aver escluso tutte le cause genetiche fino ad ora note, sono state sequenziate tutte le regioni codificanti del genoma in due pazienti della famiglia. Partendo da oltre 13.000 varianti genetiche comuni ai due malati, si è arrivati a identificare il gene responsabile della patologia nel loro nucleo familiare. La scoperta è stata validata trovando una seconda mutazione sullo stesso gene in un altro paziente con Arvc appartenente ad un’altra famiglia.

Il gene

Si tratta appunto del gene CDH2, responsabile della produzione della Caderina 2 o N-Caderina, una proteina fondamentale per la normale adesione tra le cellule cardiache. La mutazione di questo gene porta ad un’alterata produzione di questa proteina essenziale, favorendo l’insorgenza di questa malattia cardiaca.

L’importanza della scoperta

L’identificazione del gene CDH2, che dà origine alla cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, è fondamentale sia per chiarire i meccanismi genetici alla base della patologia sia nell’ottica di diagnosi precoce. Purtroppo, infatti, i segni clinici dell’Arvc iniziano ad essere evidenti quando ormai è già troppo tardi.
Ogni anno in Italia muoiono improvvisamente circa 50 mila persone: tra le cause di questi decessi nei giovani al di sotto dei 35 anni le forme ereditarie di cardiomiopatia hanno un ruolo preminente. Ora, riuscendo a individuare la mutazione sul nuovo gene CDH2 presente in una persona, in poco tempo si potrebbero mettere in atto strategie di prevenzione, portando di fatto a una riduzione dei casi di morte improvvisa nei pazienti con Arvc.

La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro

Nella cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro il tessuto cardiaco viene sostituito da tessuto adiposo e fibroso: questo processo favorisce lo sviluppo di aritmie cardiache, come tachicardia e fibrillazione ventricolare, che provocano perdite di coscienza e arresto cardiaco. Nel caso di fibrillazione ventricolare, senza una pronta defibrillazione elettrica, si ha morte improvvisa in pochissimi minuti.

giovedì 9 marzo 2017

MORTI IMPROVVISE IN CASA DISPONIBILI I DEFIBRILLATORI

Morti improvvise in casa disponibili i defibrillatori


Diventa operativo il progetto

«condominio cardioprotetto»

I defibrillatori saranno sistemati al piano
terra dei condomini individuati dall’Acli in
10 aree della città scelte dal sistema 118

Individuate dal Sistema 118, ora dieci aree della città (le Acli sceglieranno i condomìni)
riceveranno gratuitamente altrettanti defibrillatori che dovranno essere sistemati al pia-
no terra. In cambio, i condomìni garantiranno a proprie spese la loro manutenzione (sosti-
tuendo gli elettrodi ogni due anni e la batteria ogni 4 anni circa) e dovranno individuare tre
condòmini che assicurino la disponibilità ad intraprendere il percorso di formazione – ad-
destramento (sempre a cura del personale addetto del 118) e ad eseguire, ogni 2 anni, il
retraining necessario per il mantenimento delle competenze rianimatorie acquisite. Al
tempo stesso, i defibrillatori potranno essere utilizzati, in caso di necessità, entro un raggio
di 200 metri dall’immobile in cui saranno ubicati. I defibrillatori – puntualizza il direttore
Balzanelli – saranno consegnati solo a formazione conclusa dei cittadini-soccorritori.
“Taranto – evidenzia Mario Balzanelli – si conferma così, in un panorama nazionale,
“culla” della medicina di emergenza territoriale 118 in grado di partorire novità di settore in grado di fare la differenza tra la vita e la morte”. Evidente, infine, che quello studiato per Taranto ambisce a diventare “modello di respiro internazionale”.

POSTE ITALIANE << SERVONO I DEFIBRILLATORI >>

Pesaro, dipendente Poste colpito
da malore: «Servono i defibrillatori»

Giovedì  9 Marzo 2017
PESARO – Paura questa mattina al Centro Distribuzione Master delle Poste di Pesaro, in via dei Cacciatori, dove questa mattina  un impiegato è stato colpito da un malore, probabilmente un arresto cardiaco. Il tempestivo intervento del 118 ha scongiurato conseguenze importanti per la salute del dipendente,  ma i sindacati chiedono a gran voce la presenza di un defibrillatore sul luogo di lavoro.

«Anche il  personale del 118  si è stupito per l’assenza di un defibrillatore in  un centro di distribuzione come quello di Pesaro dove lavorano poco meno di   150 persone»  sottolinea Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl Marche e  Componente OPR per la sicurezza.

«Invitiamo pertanto Poste Italiane Spa  a fare delle importanti valutazioni, considerando il defibrillatore alla stregua di un sistema antincendio o di un estintore, ossia un dispositivo di vitale importanza in presenza di una situazione critica all’interno dell’azienda,   considerato che in caso di arresto cardiaco un intervento non tempestivo può avere conseguenze irreparabili. Ricordiamo che  l’età media delle persone colpite è fra i 37 e 59 anni. Fascia di età che si conferma essere la più numerosa tra i dipendenti a livello nazionale e regionale. – sottolinea Dario Dominici -  E  soprattutto come Slp Cisl Marche riteniamo che Poste italiane possa fare uno “sforzo  economico” per salvaguardare la salute dei propri lavoratori visi i risultati economici recentemente conseguiti».


mercoledì 8 marzo 2017

10.000 DI VOI CON NOI

10.000 DI VOI SUL  NOSTRO BLOG

Cari amici del gruppo DaeItalia 

Vogliamo condividere con Voi questo traguardo inaspettato .
Il nostro Blog ieri ha raggiunto le 10.000 visualizzazioni , significa che Diecimila di voi hanno cliccato sulle nostre pubblicazioni e navigato poi sul sito DaeItalia.
E' un dato interessante come interessante è il tema che trattiamo , salvare le VITE .
Noi ci crediamo , è ovvio , ma quel che emerge oggi è che ci credete anche voi , salvare una Vita è possibile .
La nostra Cultura a riguardo del Primo  Soccorso e Della defibrillazione Precoce non è così diffusa come negli altri paesi Europei , la nostra valutazione del valore delle cose e del rischio si basa
sull'accaduto, sull'esperienza personale ,  non sul collettivo e sulla prevenzione .
Assieme possiamo cambiare la visione , informare che si può ridurre le Morti da Arresto Cardiaco ,
che tutti possiamo salvare una vita se sappiamo come usare le mani in caso di soccorso .
Il tema è forte quanto più forte è il valore delle nostre VITE.
Al prossimo traguardo .....

martedì 7 marzo 2017

70 LAVORATORI A SETTIMANA SONO COLPITI DA ARRESTO CARDIACO

L’importanza dei defibrillatori sui luoghi di lavoro

Il 5% degli arresti cardiaci si verifica sui luoghi di lavoro. Questo significa che oltre 70 lavoratori alla settimana, in Italia, sono colpiti da arresto cardiaco mentre si trovano sul posto di lavoro.
L’attuale normativa relativa alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (Legge 81/08) non prevede la dotazione di defibrillatori semi-automatici da parte delle aziende, ma l’obbligo di formazione del personale al primo soccorso; la Legge 120 del 2001, invece, conferma l’importanza della presenza sui luoghi di lavoro di personale addestrato e di dispositivi idonei a tutelare al meglio la salute dei lavoratori.
Anche la recente disposizione INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) che prevede una riduzione del premio INAIL per le aziende che adottano il defibrillatore e provvedono alla formazione del personale al BLS-D (Basic Life Support – Defibrillator), conferma l’importanza della presenza del DAE come strumento principale di prevenzione delle morti bianche.
Invitiamo gli imprenditori ed i responsabili della sicurezza aziendale a fare delle importanti valutazioni, considerando il defibrillatore alla stregua di un sistema antincendio o di un estintore, ossia un dispositivo di vitale importanza in presenza di una situazione critica all’interno dell’azienda.
  • In azienda ci sono condizioni ambientali operative critiche?
  • Quanti dipendenti hanno un’età superiore a 45 anni?
  • Quali difficoltà potrebbe comportare la perdita di un dipendente con un alto livello di esperienza e professionalità?
  • In che modo potrebbe essere percepita la perdita di un dipendente a causa di un arresto cardiaco, sapendo che con un dispositivo dal costo equivalente a quello di un elettrodomestico si sarebbe potuto salvare?
Purtroppo i defibrillatori sono spesso presenti solo in quelle aziende nelle quali si è già verificato un evento tragico causato da un arresto cardiaco improvviso. Nel nostro paese la cultura della prevenzione non è così diffusa come negli altri paesi europei e la nostra valutazione del valore delle cose e del rischio si basa esclusivamente sull’esperienza personale e non su quella collettiva.

Un arresto cardiaco improvviso può realmente verificarsi sul luogo di lavoro?

Un arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque – uomo, donna, giovane o anziano – ovunque, in qualsiasi momento e spesso senza preavviso. Infatti oltre il 13% delle morti che si verificano sui luoghi di lavoro sono causate da arresto cardiaco improvviso. E le percentuali sono ancora maggiori in tutte quelle aziende che hanno uffici ad accesso pubblico e reparti commerciali dove ricevono i propri clienti e i propri collaboratori.
Ci sono molti fattori che possono aumentare la probabilità di essere colpiti da arresto cardiaco improvviso o limitare la fornitura immediata della defibrillazione:
  • una forza lavoro che invecchia, in particolare nelle imprese industriali;
  • siti di lavoro con apparecchiature ad alta tensione;
  • luoghi urbani difficilmente raggiungibili dai soccorritori a causa della presenza di traffico, scale, ascensori, scale mobili o una folla di persone;
  • aree industriali che possono avere i dispositivi di protezione ad accesso limitato o più impianti dislocati sul territorio;
  • sedi di lavoro collocate in zone montane o lontane dai centri abitati e quindi difficilmente raggiungibili dai servizi di emergenza;
La presenza in azienda di un defibrillatore DAE facilmente accessibile, posizionato come un comune estintore, permetterebbe di assistere efficacemente il lavoratore colpito da arresto cardiaco improvviso, facendo passare le probabilità di sopravvivenza da meno del 5% a oltre il 50%.
Attivando un progetto di cardio-protezione per la tua azienda, DAEItalia è in grado di offrirti:
  • i migliori defibrillatori sul mercato per utilizzo extra-ospedaliero: pratici, resistenti, privi di necessità di manutenzione e dai più bassi costi di gestione sul mercato;
  • corsi di formazione BLS-D e Legge 81/08 con integrazione BLS-D direttamente presso la tua azienda;
  • vasta scelta di teche e cartellonistica di segnalazione per un perfetto posizionamento della postazione di defibrillazione;
  • programmi personalizzati di assistenza tecnica e manutenzione on site;
  • consulenza fiscale, campagne marketing e piani di noleggio operativo delle postazioni di defibrillazione;
  • pacchetti DAE + formazione all-inclusive a tariffe estremamente vantaggiose;
La fornitura dei dispositivi di defibrillazione DAE e la fornitura dei corsi di formazione BLS-D per i dipendenti dell’azienda potranno essere comunicati ad INAIL per ottenere lo sconto sul premio INAIL riservato alle aziende che investono per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. 

sabato 4 marzo 2017

MALORE IN PALESTRA SALVATO CON IL DEFIBRILLATORE

Colpito da infarto in una palestra di Palermo, salvato

venerdì 3 marzo 2017

IL DOTT. DE PIETRO DOTA DI UN DAE IL PROPRIO LABORATORIO DI ANALISI A CARIATI

Da stamane il laboratorio di Analisi del Dott. De Pietro Francesco è un luogo cardio-protetto, è stato infatti attivato presso la struttura di Cariati in via Moravia un samaritan Pad 350P.

Il defibrillatore è stato preso in ottemperanza alle norme regionali calabresi che ne prevedono l'obbligo per tutte le strutture sanitarie accreditate.

Accurata invece la scelta del Dott. De Pietro che ha deciso di acquistare il DAE con il più alto coefficiente d'impedenza, caratteristica che permette di poter agire su qualsiasi tipo di individuo, l'unico con  certificazione IP56 ed il solo garantito 10 anni.

Un'ulteriore garanzia per i pazienti del laboratorio che potranno avvalersi dei servizi ambulatoriali in ambiente sicuro e cardio-protetto.

mercoledì 1 marzo 2017

"180 SECONDI PER FARE LA DIFFERENZA"

Nasce con questo motto Cuore Protetto, associazione di volontariato costituita a Rossano e che opererà su tutto il territorio Jonico con l'intento di promuovere le tecniche di primo soccorso e le manovre di rianimazione cardiovascolari, oltre ad incentivare la prevenzione contro i rischi cardio-circolatori attraverso un sano e corretto stile di vita.

di seguito la mission dell'associazione:

Le patologie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morte nel mondo indistintamente fra uomini e donne. Tra queste merita particolare attenzione l’arresto cardiaco improvviso, che a differenza delle altre malattie dell’apparato cardiocircolatorio non dipende dal tipo di stile di vita intrapreso.
Con queste dovute premesse abbiamo costituito l’Associazione di volontariato “Cuore Protetto” che si prefigge i seguenti obbiettivi:
a)           Arginare in maniera significativa la strage dovuta all’arresto cardiaco improvviso che produce ogni anno 70 000 morti in Italia
b)           Sensibilizzare quanto più possibile la collettività, che ancora oggi ignora o conosce in maniera superficiale le malattie ischemiche del cuore
c)            Promuovere presso ogni luogo di aggregazione (scuole, associazioni sportive, aziende ecc. ) le tecniche di rianimazione cardio polmonare per personale laico atte a fornire le basi di primo soccorso per salvare soggetti colpiti da ACI, attraverso specifici corsi tenuti da personale qualificato
d)           Promuovere ed incentivare la diffusione dei defibrillatori automatici esterni (DAE), dispositivi essenziali per rianimare vittime di ACI, attraverso campagne mediatiche, convegni, manifestazioni e qualsiasi altra iniziativa o attività culturale utile ad implementare la rete di DAE.
e)           Promuovere istanze ed, inoltre, qualsiasi altra iniziativa presso Enti Pubblici, Territoriali, Consorzi, Privati, Enti morali, Organizzazioni Nazionali ed Internazionali, ecc. per la salvaguardia dei diritti.
f)            Sensibilizzare, attraverso la stampa ed ogni altro mezzo di informazione e di propaganda la pubblica opinione di ordine ai "Diritti del Cittadino"  per sollecitare la difesa assoluta dell'interesse generale.


Lo scopo è la realizzazione dei sopracitati obbiettivi attraverso la fattiva e massiva partecipazione della nostra comunità, poiché solo attraverso l’aiuto di tutti è possibile arrivare ad un  progresso culturale che contribuisca a salvare quante più vite possibili.

Chiunque può dare il proprio contributo per questa causa, per avere maggiori informazioni basta inviare  una mail a cuoreprotetto2017@gmail.com o telefonare al numero verde 800 911 738.